Aristotele, l’etica e i cannoli

Aristotele, l’etica e i cannoli

Dario (eco-guida benemerita del club milzaefegato) ci segnala un articolo di Giovanni Di Benedetto pubblicato da Kom-pa martedì 22 gennaio sulla vicenda Cuffaro.

Vale la pena di leggerlo tutto (cliccando qui), noi ci limitiamo a citarne una briciola:

«No, la mafia non si può ipostatizzare facendone un monolite astratto, una sostanza metempirica avulsa dal contesto siciliano. Essa, viceversa, vive delle relazioni individualizzate, prospera sul legame particolare, attecchisce là dove al bisogno si risponde con una logica clientelare e personale. In questa arte, che trova per ogni singolo problema e per ogni istanza particolare una risposta sempre pronta sul piano dei favori e non su quello universale della garanzia di diritti di cittadinanza, risiede, se così possiamo dire, la colpevolezza di Cuffaro.»

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